SANTO PAOLO VI
Papa Giovanni Battista Montini
Papa Paolo VI è stato proclamato Santo da Papa Francesco DOMENICA 14 OTTOBRE 2018 A ROMA (data annunciata dal Papa nel corso del Concistoro di sabato 19 maggio 2018).
Quattro anni prima, il 19 ottobre 2014, Paolo VI veniva proclamato Beato.
DAL VATICANO
Paolo VI
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DALLA DIOCESI DI BRESCIA
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Pellegrini a Brescia: Centro Pastorale Paolo VI - Centro Paolo VI Brescia
Materiale in preparazione alla canonizzazione
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RASSEGNA STAMPA LOCALE: AVVENIRE - GIORNALE DI BRESCIA - VOCE DEL POPOLO
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15.10.18 Giornale di Brescia LE PRIME PAGINE DEL GIORNALE (a pag.9 FOTO adolescenti di Concesio in Piazza)
14.10.18 La Voce del Popolo La dichiarazione di santità (VIDEO) alla presenza dei nostri sacerdoti
14.10.18 Giornale di Brescia LE PRIME PAGINE DEL GIORNALE
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14.10.18 Giornale di Brescia Paolo VI Santo, nel Bresciano risuonano le campane (VIDEO)
14.10.18 Giornale di Brescia Papa Paolo VI è Santo: «Oggi c'è bisogno di gioia»
14.10.18 Giornale di Brescia Paolo VI Santo: la diretta da piazza San Pietro (FOTO a scorrimento manuale)
14.10.18 Giornale di Brescia Paolo VI oggi Santo: migliaia i bresciani dall'alba a S. Pietro (FOTO a scorrimento manuale)
13.10.18 La Voce del Popolo: Omelia del Vescovo Tremolada al Santuario del Divino Amore (VIDEO)
alla celebrazione con i bresciani in preparazione alla canonizzazione di Paolo VI
13.10.18 Giornale di Brescia: La sua memoria
crescerà nel tempo
e resterà nei secoli,
un gigante della fede
13.10.18 Giornale di Brescia Cultura:
Facciamo che Brescia sia risparmiata
12.10.18 La Voce del Popolo:
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12.10.18 Giornaledi Brescia: Verso la canonizzazione
12.10.18 Giornale di Brescia: MONTINI: RADICI BRESCIANE
E VOCAZIONE UNIVERSALE
11.10.18 Giornale di Brescia INSERTO SPECIALE: PAOLO VI
SANTO
10.10.18 Paolo VI e la nascita del quotidiano Avvenire (dal Giornale di Brescia) (da Avvenire) (VIDEO)
06.10.18 Avvenire: Canonizzazione di Paolo VI
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26.07.18 Avvenire: Paolo VI santo. Arriverà in Galilea il grazie di Brescia
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DA CONCESIO
18.10.18 La Voce del Popolo Youtube Concesio e il suo Papa (VIDEO)
15.10.18 Bresciaoggi Concesio invasa dai pellegrini (FOTO)
14.10.18 Filmato locale La diretta a Conceio nella Basilica Romana Minore (VIDEO)
14.10.18 Giornale di Brescia Il Paese di Concesio in festa (VIDEO)
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13.10.18 Avvenire A Concesio e Brescia, dove Paolo VI apprese la civiltà dell'amore (ARTICOLO E FOTO)
12.10.18 Pellegrini da Concesio a Roma nel segno di Paolo VI (VIDEO CON INTERVISTE)
05.10.18 dal Documentario multimediale WebDoc del Vaticano: «Paolo VI. Un uomo, un Papa, un Santo»
Nella prima puntata del 4 ottobre spazio a Concesio e alle attese del vescovo Tremolada e della Chiesa bresciana
e in particolare di Concesio...con LE INTERVISTE A MONS. FABIO PELI E AI CONCITTADINI in Concesio
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I LUOGHI MONTINIANI IN CONCESIO
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La casa natale dal sito dell'Istituto Paolo VI - VIDEO1 - VIDEO2 - INTERVISTA
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Vita e commemorazioni
29 maggio 2020: Il Centenario dell’Ordinazione sacerdotale di Giovan Battista Montini
19 ottobre 2014: Paolo VI Beato
La Famiglia Montini
Sintesi della Vita e approfondimenti sulla morte
Testimonianze locali
Causa di beatificazione
Commemorazioni e anniversari
Siti di approfondimento
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Giovanni Paolo II e Paolo VI
Giovanni XXIII e Paolo VI: due nomi, due destini
i PAPI nella storia della Chiesa
CASA DI PAOLO VI e ISTITUTO PAOLO VI
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Beatificazione di Paolo VI: Paese in festa |
La Famiglia Montini
I Lodrone, costruttuori e originari proprietari dell'edificio, appartenevano ad una nobile famiglia proveniente da Trento, qui giunti verso la fine del XII sec., perché investiti del Feudo sito nella periferia della città comprendente il borgo di Concesio. Tra i Conti di Lodrone figurano anche due vescovi: Francesco Lodrone del 1600 e Sebastiano Lodrone del 1643, ambedue battezzati allo stesso fonte cui verrà battezzato Giovan Battista Montini e Mons. Giovanni Battista Bosio, arcivescovo di Chieti. La casa, con altre proprietà e terreni annessi, venne acquistata dalla famiglia Montini nel 1863, e precisamente dal nonno di Paolo VI, Gaetano Montini.
Alla dimora domestica i Montini dedicarono cure amorevoli. Nel piccolo giardino e nel parco intorno al poderoso pino, i bambini giocavano con i coetanei; vi partecipavano anche altri ragazzi del paese, senza distinzione di rango. Nella casa vi era un lungo pergolato che faceva da baldacchino ad una lunga tavola di marmo, intorno alla quale convenivano per lunghe conversazioni i notabili della vita bresciana. Ma soprattutto confluivano i problemi del paese. Montini sostenne proprio in questa casa, le lotte degli operai di Concesio, specialmente nel 1909-1910 e spinse il parroco e i più attivi cattolici del paese a fondare un circolo operaio, alla cui inaugurazione partecipò con grande gioia. In casa ospitava anche convegni e riunioni di lavoratori, spingendo all'azione e ad una sempre più intensa presenza cristiana. Partecipò attivamente alle opere assistenziali e fu amministratore assiduo dell'asilo di Concesio anche in tempi di delicate questioni di eredità. Lo stesso interesse portò alle opere parrocchiali. Nel 1911-1912 fu l'animatore delle Commissioni per l'elezione di una chiesa a Concesio per le frazioni di Costorio e Codolazza.
I Montini giunsero a Brescia da Savallo, una delle vallette secondarie della comunità della Valle Sabbia, e il loro cognome primitivo fu Benedetti (de Benedictis), mentre il cognome attuale Montini non è che il soprannome popolare dato alla famiglia in Brescia e nei dintorni per indicarne la provenienza dalla montagna. Montini difatti è il diminutivo di Monti, cognome di altra nobile famiglia bresciana, e ambedue i cognomi equivalgono ad un generico montanaro, ma montanari nobili, appartenenti come molte altre famiglie bresciane (es. Brunelli, Cesari, Fenaroli) a quella nobiltà rurale che nel sec. xv venne lentamente sostituendosi anche in Brescia alla vecchia nobiltà feudale e militare che declinava e scompariva. Il primo accenno ai Montini in Brescia apparve nell'Estimo malatestiano del 1416 con la iscrizione di "Bertolinus Montini de Benedictis et filius, in Savallo, inter nobiles habit in terris brixianis qui non sunt descripti in Quadris", cioè fra i nobili rurali che pur avendo il domicilio nel territorio godevano dei diritti e dei privilegi della nobiltà bresciana. Questo Bertolino de Benedictis è il capostipite storicamente sicuro della famiglia che da Savallo si dirama a Lumezzane, Nave, Sarezzo e dintorni fino a Concesio e poi Brescia, con diversa fortuna, ma in evidente e costante unità gentilizia. Della famiglia Montini fu compilato nel sec. XVIII un grande albero genealogico, che porta nella testata lo Stemma gentilizio dei Montini eguale a quello della Valle Sabbia, loro culla.
Il padre di Paolo VI, Giorgio Montini, nacque il 30 giugno 1860 dal dott. Lodovico e dalla signora Francesca Buffoli. Dopo aver frequentato le prime classi elementari a Concesio, fu per breve tempo presso mons. Pietro Capretti, il padre spirituale dell'Azione Cattolica bresciana. Successivamente compì gli studi nel collegio fondato da mons. Egidio Cattaneo a Carpenedolo (BS). Iniziò l'Università di giurisprudenza ma a soli 21 anni venne chiamato alla direzione del quotidiano "II Cittadino di Brescia", il giornale battagliero dei cattolici bresciani d'avanguardia. Nel 1882 ottenne la laureaall'Università di Padova. Nel 1912 lasciò la direzione del giornale, dopo oltre trent'anni, e l'anno dopo, 1913, venne eletto assessore al Comune di Brescia. Vi rimase fino al 1920. Nel 1917 fu nominato da Papa Benedetto XV Presidente Generale dell'Unione Elettorale dei Cattolici Italiani. Nel 1919, venne eletto deputato al Parlamento Italiano e vi rimase per tre legislature. Con l'avvento del fascismo si ritirò dalla vita politica, amareggiato come tanti suoi amici, dedicò la sua attivitàalle opere cattoliche (la scuola, i pensionati, le case editrici, le banche) e alle iniziative culturali, religiose e di beneficenza. Ebbe tre figli: Lodovico, laureato in giurisprudenza, Giovanni Battista, futuro Paolo VI e Francesco laureato in medicina. Giorgio Montini morì a 83 anni a Brescia il 12 gennaio 1943.
La madre di Paolo VI fu la signora Giuditta Alghisi (1874-1943) di Verolavecchia, unica figlia dell'avv. Giovanni Battista Alghisi. La famiglia Alghisi in Verolavecchia era proprietaria di una casa padronale con l'annessa campagna e qui si recava la famiglia Montini con i tre figli nelle frequenti scampagnate. La sua biografia è meno ricca di avvenimenti esterni. Rimasta orfana in giovane età, fu affidata all'amore della zia Catina Rovetta, ed educata alla cultura presso le Suore Marcelline di Milano. Era appena uscita di collegio quando a 19 anni incontrò il 33enne Giorgio Montini a Roma. S'erano recati nella città eterna con un pellegrinaggio bresciano in occasione del 25° episcopale di Leone XIII. I due si sposarono il 2 agosto 1895 nella chiesa di S. Nazzaro in città. L'ambiente dove si svolse la sua vita fu di preferenza quello famigliare. Ma accettò anche la presidenza delle "donne cattoliche di Brescia". Il settore della carità e dell'assistenza cristiana l'ebbe anche tanto generosa quanto discreta soccorritrice. Un brevissimo ritratto della sua caritàè racchiuso in queste brevi righe scritte per lei dopo la morte: "C'è ancora, a Brescia, chi la ricorda, modesta, lieve, delicatissima, aggirarsi per le vie, fermarsi a parlare con i poveri, gli umili, questa nobildonna, che aveva la gran dote di sapere, in ogni occasione, rasserenare quanti avvicinava. La carità animava ogni suo gesto. Fu veduta curvarsi sotto il peso di una fascina di legna, di cui si era caricata per aiutare una vecchia stanca contadina che aveva incontrato vicino al santuario delle Grazie". Morì il 19 maggio 1943. Il figlio sacerdote, don Battista, era già da vent'anni impiegato alla Segreteria di Stato. Le circostanze della guerra resero difficile il suo accorrere al capezzale della madre morente. Quando arrivò, ella aveva ormai chiuso gli occhi. "Aperta alla comprensione delle sofferenze umane, amava l'accostamento umile, nascosto, alle spose, alle famiglie dei disoccupati, alle figliole che l'avventura della vita, e soprattutto la miseria, avevano strappato alla buona strada", (don Peppino Tedeschi).
Assieme ai figli, la famiglia Montini passava l'estate nella casa di Concesio, lasciando l'altra abitazione cittadina di via delle Grazie. Nell'anno 1897 invece vi fu una ragione particolare per prolungare la permanenza a Concesio: si aspettava la nascita di una bambino. Papà Giorgio si preoccupò affinchè la moglie e i famigliari vi rimanessero ancora per tutto settembre. Settembre e ottobre, con le vigne ricche di grappoli, le piante cariche di frutti, il cielo dolce e una brezza carezzevole, erano i mesi più adatti per un supplemento di vacanza a Concesio. Qui alle ore 22 del 26 settembre 1897 nacque Giovan Battista. Il battesimo, come era consuetudine in famiglia, fu affrettato. Il 30 settembre, il piccolo veniva portato nella vecchia chiesa della Pieve dedicata a S. Antonino M. ed il parroco don Giovanni Fiorini lo battezzò imponendogli i nomi di Giovanni Battista, Enrico, Antonio, Maria. Nel registro dei battesimi risulta il 51° nato nell'anno 1897. I primi nomi erano eredità di famiglia: Giovanni Battista ricordava lo zio arciprete di Sarezzo e il nonno materno; Enrico voleva essere un segno di riconoscenza verso il padrino, l'avv. Nob. Enrico De Manzoni. Gli altri erano segni di devozione. Nella verde valle Trumplina, Giovan Battista con i fratelli Lodovico e Francesco impararono le prime nozioni di catechismo, giocarono con i coetanei del paese rincorrendosi nei campi, coltivarono amicizie sincere con la nobile gente del luogo fino alla morte.
segue descrizione tratta dal
sito del Comune di Concesio
Sintesi della Vita e approfondimenti sulla morte
Sintesi della Vita di Giovanni Battista Montini - Papa Paolo VI - sintesi
Cronologia della vita a cura di Giselda Adornato
Approfondimenti sulla morte del Pontefice - 6 agosto 1978
Testimonianze locali
Estratto dell’intervista
a Don Marco Belleri
dal bollettino parrocchiale
del 17.06.2000 |
"Avevo una certa amicizia con Paolo VI, poiché io ho fatto il cappellano militare e quando Roma fu liberata fui tra i primi ad andare a Roma con gli alleati. Sono rimasto qualche mese a Roma e siamo stati ricevuti da Montini, che allora era segretario di Stato e l'ho conosciuto molto bene. [...]
Quando Montini era cardinale a Milano, veniva tutte le settimane a trovare il fratello nella villa di Bovezzo; quando doveva scrivere certi discorsi importanti, veniva in quella casa, lì aveva una bella stanza e una cappellina e ci siamo trovati parecchie volte io e lui. Il suo assistente, mons. Macchi ed è venuto una domenica a S. Andrea - io stavo giocando a bocce con gli uomini - e mi ha detto: "Ti vuole il Cardinale". Montini mi salutò prima di andare a Roma, mi ringraziò per l'assistenza che facevo al fratello e mi regalò una medaglia.
Quando fu eletto papa, ebbi la fortuna di organizzare un pulmann per andare a Roma. Fummo i primi ad essere ricevuti dal Papa e lui ha detto durante l'udienza "adesso riceviamo un gruppo di S. Andrea di Concesio, il parroco assiste mio fratello Francesco". Io gli ho portato in regalo un calice d'argento e una busta con alcune offerte. La sera prima il papa mi aveva ricevuto con altri due organizzatori". |
Causa di beatificazione
Commemorazioni e anniversari
Siti di approfondimento
http://www.concesiopaolovi.it
Parrocchia di Sant'Antonino Martire - Pieve di Concesio ove fu battezzato Paolo VI
http://it.wikipedia.org/wiki/Papa_Paolo_VI
http://www.vatican.va/holy_father/paul_vi/index_it.htm e galleria fotografica https://www.photo.va/index.php?gall=paovi
http://www.santiebeati.it/dettaglio/90028
http://www.cattoliciromani.com/enciclopediacattolica/index.php/Paolo_VI
http://www.libreriadelsanto.it/reparti/autori/opere-dei-papi/paolo-vi---papa-montini/221.html
http://www.korazym.org/news1.asp?Id=2845
http://www.istitutopaolovi.it......
http://www.parolacristiana.it/?p=104
http://www.ratzingerbenedettoxvi.com/paoloVI.htm
http://www.dmoz.org.....
http://www.google.com/Top/World/Italiano....
http://www.famigliacristiana.it/fc/0804fc/0804fc64.htm
Visita del Papa Benedetto XVI a Brescia
Giovanni Paolo II e Paolo VI
26/09/1982 - Visita pastorale di Giovanni Paolo II
a Concesio per l'85° dalla nascita di
Paolo VI
dal sito del Vaticano
Giovanni XXIII e Paolo VI:
due nomi, due destini ...
Due nomi, due destini, due immolazioni, un solo amore: Cristo, la Chiesa, l’umanità.
(Testo del contributo portato da monsignor Arciv. Loris Capovilla - allora Segretario Particolare di Papa Giovanni XXIII - nel corso di una Tavola Rotonda sulla Pacem in terris).
Vedi anche: 17.08.2008 Pellegrinaggio Parrocchia Sant'Andrea a Sotto il Monte - incontro e colloquio con l'Arcivescovo Capovilla presso Ca' Maitino.
Ca' Maitino (casa costruita dai Roncalli nel XV secolo quando la famiglia si trasferì a Sotto il Monte. Fu usata da Angelo Roncalli come casa per le annuali vacanze estive sia da Vescovo che da Patriarca. Ora è affidata alle suore "Poverelle". In quella casa il suo segretario, sua ecc. Mons. Loris Francesco Capovilla ha raccolto, in un interessante museo, molti ricordi del Papa. Vi fanno spicco l'altare dove celebrava la S. Messa in Vaticano, il letto dove spirò e molti doni a lui fatti da ogni parte del mondo).
i PAPI nella storia della Chiesa
Vai a: CASA DI PAOLO VI e ISTITUTO PAOLO VI